L'Istituto "Gian Rinaldo Carli" è la scuola ad indirizzo commerciale che vanta la più antica tradizione in città. Nata come "Accademia del Commercio e della Nautica" nel lontano 4 novembre 1817, nel corso della sua lunga vita si è costantemente rinnovata, aprendosi ad indirizzi sempre nuovi, nell'intento di stare al passo coi tempi e con la realtà del territorio.
Era il 1817...
...Trieste era il grande porto dell'Impero austro-ungarico che ad esso faceva riferimento per la quasi totalità dei suoi traffici marittimi, e l'Austria, assieme alla Gran Bretagna ed alla Russia, aveva da poco sconfitto Napoleone e lo aveva mandato a finire i suoi giorni sull'isola di Sant'Elena, garantendo, per qualche anno, stabilità e pace in Europa. C'erano fondate speranze che, con la pace, garantita dalla Santa Alleanza, iniziasse un'epoca fiorente di traffici e, di conseguenza, di prosperità per la città.
Già alla fine del Settecento si era sentita in città l'esigenza di una scuola di tipo commerciale da affiancare alla scuola nautica già esistente.
Le vicende belliche ne avevano impedito la realizzazione. Nel 1817, pertanto, un gruppo di nobili e imprenditori triestini, guidati dal de Volpi, decise di istituire a Trieste una scuola che formasse, da un punto di vista teorico e pratico, i giovani, all'attività mercantile.
De Volpi fu quello che oggi diremmo il primo preside ed un suo ritratto ad olio è conservato nella presidenza dell'Istituto. Nasceva così, fondendosi con la già esistente Scuola Nautica, l'Imperial Regia Scuola Reale e di Nautica e l'Accademia di Nautica e Commercio dalle quali, negli anni, sono derivati, oltre all'Istituto Carli, anche l'Isituto Nautico.
A chi volesse consatatare qual era la vita scolastica nel 1817, quasi 200 anni, fa suggeriamo di leggere il regolamento disciplinare della scuola di allora ed i documenti relativi all'organizzazione della scuola in quell'epoca.
Le attività che oggi caratterizzano la città di Trieste sono legate principalmente al settore terziario, terziario avanzato ed al porto. I settori più rilevanti sono: quello bancario-assicurativo, quello dell'import-export, legato anche all'attività del porto e quello della ricerca scientifica. Circa il venti per cento della popolazione attiva è impiegato nelle più di seimila attività commerciali e nelle quattrocento ditte di import-export della città.
A Trieste sono presenti i principali bancari nazionali ed esteri con più di centotrenta sportelli, il grande polo assicurativo delle Assicurazioni Generali, altri importanti istituti di assicurazione quali la Ras e il Lloyd Adriatico ed inoltre operano circa quattrocento imprese di intermediazione monetaria e finanziaria. Il porto della città di Trieste è uno dei porti maggiori a livello nazionale ed europeo per quanto riguarda il traffico merci. Al suo interno sono impiegate circa ventimila persone ed operano una quarantina di agenti marittimi ed una cinquantina di case di spedizione.
Negli ultimi decenni, la città ha sviluppato inoltre una realtà scientifico-tecnologica di rilevanza internazionale (Centro di fisica-teorica, Sincrotrone, Area di ricerca, BIC, ecc.) creando così una domanda di operatori del terziario avanzato.
È da questi settori che vengono le maggiori richieste di formazione alle quali il nostro Istituto intende fornire risposte adeguate. Il nostro Istituto, infatti, da oltre un decennio mantiene rapporti ormai istituzionalizzati, con le parti sociali, le agenzie di impiego, i centri di orientamento, l'Università, gli enti di formazione e soprattutto con aziende ed associazioni operanti sul nostro Territorio, al fine sia di realizzare esperienze di alternanza scuola-lavoro, sia di facilitare l'inserimento dei nostri diplomati nella realtà lavorativa.
Hanno studiato qui:
Nei quasi 200 anni di storia della scuola, sui suoi banchi si sono seduti molti triestini che hanno lasciato un segno nella storia e nella cultura della città o anche d'Italia. Basti pensare che due dei tre candidati alla camera dei deputati delle elezioni suppletive del 2003 avevano frequentato il Carli (e siamo stati bipartisan!).
Il più famoso, però, il cui nome si trova sui libri e nelle enciclopedie fu senza dubbio il poeta Umberto Saba. A onor del vero, da almeno trent'anni molti a scuola erano convinti che anche Ettore Schmitz, più noto al mondo con il nome di Italo Svevo, uno dei più importanti scrittori italiani della fine dell' Ottocento e gli inizi del Novecento, avesse studiato qui, ma di recente una studiosa della storia di Trieste tra l'Ottocento ed il Novecento ci ha spiegato che Svevo ferquentò la Scuola Superiore di Commercio, dove poi anche insegnò. Si trattava di una specie di università (fondata dal barone Revoltella, ricchissimo imprenditore triestino dell'epoca e azionista di riferimento della compagnia del Canale di Suez), dalla quale ebbe origine l'Università di Trieste e che si sviluppò parallelamente alla nostra scuola.
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