Il 4 novembre 1917, mentre le truppe austriache, che qualche giorno prima avevano sfondato a Caporetto, costringevano l'esercito italiano ad arretrare sul Piave allontanando il fronte di guerra dalle vicinanze di Trieste, quella che allora si chiamava Imperial Regia Accademia di Nautica e Commercio compiva 100 anni e l'imperial regio consigliere scolastico di allora, il dott. Giulio Subak, pubblicava un libro, "Cent'anni di insegnamento commerciale a Trieste", edito dall'Accademia stessa, nel quale raccoglieva tutti i documenti relativi a questa scuola dall'anno della sua fondazione, il 1817.
A destra lo stemma della carta intestata della scuola nel 1859.
Non può non far riflettere questa apparente sensazione di normalità che traspare nonostante la tragicità del momento (molti giovani triestini erano impegnati a combattere sul fronte austriaco, ma alcuni anche sul fronte italiano) e la conoscenza che noi oggi abbiamo che esattamente un anno dopo le truppe italiane sarebbero entrate a Trieste, la prima guerra mondiale con i suoi milioni di morti sarebbe finita e l'Impero Austro-Ungarico si sarebbe dissolto.
Al di là di queste considerazioni, riteniamo che possa essere di interesse soprattutto come fatto di costume più che come oggetto di studio, la pubblicazione di alcuni passi, che sono sembrati più significativi, dei regolamenti istitutivi della scuola come sono riportati nel libro citato. Ci possono essere alcuni errori di trascrizione, ma molti degli errori linguistici sono in realtà la fedele trascrizione del linguaggio aulico e burocratico della prima metà del 1800.
Da una lettura critica di quanto scritto e di quanto viene indirettamente esposto, traspaiono una scuola, ed una società, molto diverse dall'attuale, ma anche con molti ed inaspettati punti di similitudine.
La scuola era divisa in tre sezioni, nautica, di commercio e d'architettura. Accoglieva gli allievi a 13 anni e durava 3 anni, uno propedeutico e 2 avanzati. Il titolo di studio consentiva l'accesso al Politecnico di Vienna.
Le lezioni, che si tenevano in italiano anche se Trieste era parte dell'Impero Austro-Ungarico, iniziavano alle 8 del mattino e terminavano verso le 18 con un intervallo di tre ore tra le 12 e le 15. L'anno scolastico iniziava il giorno 4 novembre e terminava il 21 settembre dell'anno successivo.
Erano festivi le domeniche e le feste di precetto, il sabato, il pomeriggio di giovedì grasso, gli ultimi tre giorni di carnevale e della settimana santa, il giorno di san Marco, quello delle Rogazioni (feste di preghiera per il raccolto che si tengono i tre giorni precedenti l'Ascensione) ed il 31 dicembre.
È possibile consultare alcune pagine che presentano:
Il 18 aprile 1818 ed il 13 giugno del 1832 la scuola "fu favorita dalla visita sovrana dell'Imperatore Francesco I", il 24 agosto 1819 ed il 10 settembre 1844 da quelle del principe ereditario Ferdinando I, ed infine il 14 maggio 1850 ed il 21 novembre 1856 da quella dell'Imperatore Francesco Giuseppe I. Dopo questi "favori", così vengono definite queste visite, non ne risultano altri. Se a questo aggiungiamo che nella seconda metà del secolo il Comune tenta di non pagare più la quota di finanziamento della scuola e la Camera di Commercio la toglie si trae la sensazione che la scuola cominci a perdere quel ruolo centrale nella vita della città che sembra avesse alla sua fondazione quando le autorità civili e religiose venivano invitate ad assistere e ad intervenire agli esami finali.
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