INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALLIEVI CON DISABILITA’
Referente del gruppo lavoro:
prof.ssa Tiziana RUSSO
L’Istituto programma i propri interventi al fine di far superare (per quanto possibile) le condizioni di difficoltà degli allievi con disabilità grazie ad una puntuale individualizzazione degli itinerari di apprendimento.
Nell’ambito della formazione professionale lo staff di progettazione specializzato nel sostegno, in collaborazione con gli enti locali, i centri di formazione regionali e le associazioni che operano nel settore, organizza percorsi strutturati per arricchire il percorso formativo anche con l’inserimento lavorativo tramite tirocini personalizzati.
Il gruppo di lavoro:
Studia i modelli di certificazioni condivisi a livello provinciale per attestare l’esperienza svolta in azienda, affinché possa diventare parte integrante del curriculo degli allievi e delle allieve;
Individua le aziende disposte ad accogliere allievi con disabilità;
Costruisce percorsi formativi individualizzati in azienda per rispondere alle esigenze formative specifiche degli allievi e delle allieve nell’ambito dell’autonomia sociale, di relazione, di comunicazione;
Monitora e valuta le esperienze di inserimento lavorativo presso le aziende;
organizza momenti di formazione per docenti inerenti le tematiche dell’inserimento lavorativo degli allievi con disabilità.
Inclusione scolastica degli allievi non Italofoni
La commissione intercultura dell’Istituto ha predisposto una serie di azioni volte a migliorare l’inclusione scolastica degli allievi NAI (Neo Arrivati in Italia) e comunque non italofoni, nello specifico:
Diffusione di buone pratiche di educazione interculturale al fine di contrastare eventuali forme di pregiudizio > promozione di didattica interculturale, partecipazione a manifestazioni, conferenze e concorsi> attivazione di pratiche di tutoraggio peer to peer gestite da allievi più grandi;
Attivazione di corsi di italiano L2 base e avanzato;
Consulenza a sportello con mediatori culturali riferiti alle principali nazionalità presenti nell’istituto (serbo, albanese, rumeno, cinese, turco, croato, ecc…) anche per favorire i rapporti con le famiglie ;
Traduzione dei principali documenti prodotti dalla scuola verso le famiglie.